Il trasporto di generi alimentari richiede specifiche cautele, molte delle quali non riguardano altro che il mantenimento della catena del freddo. In breve, bisogna far sì che, in ogni fase, compresa quella del trasporto della derrata, questa mantenga sempre la stessa temperatura. Per questa ragione, le aziende alimentari fanno largo uso di furgoni refrigerati e furgoni coibentati. Si tratta di mezzi che, più che essere acquistati, oggi sono oggetto di contratti di noleggio a lungo termine tra ditte specializzate e aziende di settore. Proprio per questo, vale la pena di approfondire alcuni consigli e un paio di nozioni in merito.
Il rispetto della normativa sui furgoni refrigerati
Quando si parla di un furgone coibentato, si parla di un mezzo nato espressamente per il rispetto della norma ATP sul trasporto delle derrate alimentari deteriorabili. Data questa premessa, i furgoni frigo sono tenuti a rispettare particolari standard di conformità, specialmente per la struttura del gruppo isotermico e delle celle frigorifere su di essi impiantate. Il rispetto di questi standard garantisce il rilascio della certificazione ATP, rinnovabile dietro controllo e nuovo collaudo dopo i primi 6 anni per 3 volte ogni triennio: in questo senso, la durata di una certificazione ATP è pari a 15 anni.
Cosa valutare in un furgone frigo
Data una rapida definizione del furgone refrigerante come di un mezzo capace di mantenere una più fresca temperatura al suo interno rispetto alla media dei 30° C all’ esterno, quando si deve scegliere quale veicolo noleggiare è il caso di valutare in primo luogo le esigenze degli alimenti deperibili trattati. In tal senso, si può parlare di alimenti freschi, congelati e surgelati, e ognuno di questi ha bisogno di una specifica temperatura per conservarsi nel migliore dei modi durante il trasporto. Vista questa premessa è possibile distinguere tre classi di furgoni refrigeranti:
- Classe A: possono mantenere una temperatura interna tra i 12° C e i 0° C, rivelandosi perfetti per gli alimenti freschi.
- Classe B: la temperatura interna va dai 12° C ai -10° C, ossia l’ideale per gli alimenti congelati.
- Classe C: la temperatura interna può andare dai 12° C ai -20° C, perfetta dunque per gli alimenti surgelati.
Vale la pena specificarlo: è la merce, in questo caso, a dettar legge. Un alimento surgelato richiede necessariamente una temperatura pari a -20° C, e dunque non potrà mai essere trasportato su un furgone di classe B o di classe A. Lo stesso può dirsi per gli alimenti congelati, che non possono essere trasportati su un mezzo di classe A.

Ovviamente, al momento di noleggiare un furgone frigo per il trasporto di alimenti, farmaci o qualsiasi altro prodotto che abbia bisogno di una bassa temperatura per mantenersi inalterato, si dovranno valutare anche altri elementi. Tra questi, le dimensioni, gli allestimenti interni e la presenza di paratie divisorie o scaffali che facilitino il carico delle diverse merci. La ricerca del comfort per i trasportatori, in questo caso, passa anche per l’agevolazione delle procedure di carico e scarico dei prodotti sul furgone.
Modelli di furgoni frigo a confronto
Guardando ai furgoni refrigeranti in termini di dimensioni, oltre che di classe per la temperatura che sono capaci di mantenere, è possibile distinguere almeno tre ordini di grandezza, e fare degli esempi di modelli disponibili.
Partendo dai furgoni refrigerati di dimensioni più modeste, la scelta di un modello da noleggiare dovrebbe necessariamente considerare l’Opel Combo. La sua alimentazione a diesel garantisce un consumo di 5 litri ogni 100 km, per un totale di emissioni di Co2 pari a 136 g/Km. Diversi accessori di serie arricchiscono il quadro di questo furgone refrigerato: dall’ABS fino all’antenna, passando per l’airbag lato guida e il computer di bordo.
Spostandosi in avanti e analizzando alcuni modelli di furgoni refrigerati di taglia media, si incontra Peugeot Expert. Anch’esso vanta un’alimentazione diesel, con un consumo leggermente inferiore, pari a 4,9 litri per ogni 100 km, ma delle emissioni maggiori, pari a 189 g/Km. La gamma di accessori di serie è senz’altro particolarmente ricca, andando dal bracciolo anteriore all’airbag lato passeggero, fino al filtro antiparticolato e al controllo trazione.

Una degna alternativa è costituita dal furgone refrigerante Citroen Jumpy. Le emissioni più basse di CO2, equivalenti a 177 g/km, sono bilanciate da un più alto consumo di diesel, pari a 6,7 litri su 100 km. Comandi al volante e cristalli elettrici anteriori sono soltanto alcuni accessori compresi per chiunque desideri noleggiare questo furgone: cruise control e sensore retromarcia completano il quadro di uno dei migliori furgoni refrigerati in circolazione.
Tra i furgoni frigo di più grandi dimensioni, si segnala Fiat Ducato. Sedili in stoffa ed ESP, servosterzo e Tyre kit rendono questo furgone particolarmente adatto alla guida su tragitti più lunghi. Non da ultimo, si può poi citare Ford Transit, che spicca proprio per la sua lista di accessori di serie, che vanno dal computer di bordo ai fendinebbia, passando per il sensore pioggia, il sensore retromarcia e la predisposizione per il telefono. I retrovisori elettrici e riscaldati arricchiscono il quadro di un veicolo completo e affidabile.

Infine, sempre nella gamma dei veicoli refrigerati di grandi dimensioni, si può chiudere la panoramica con Iveco Daily. Forse non è estremamente ricco di accessori di serie, ma non per questo il furgone refrigerato targato Iveco va messo in secondo piano: il computer di bordo e i sedili in stoffa sono dei validi esempi di come questo furgone possa garantire un’esperienza serena e confortevole a qualsiasi guidatore.