Ogni giorno vengono trasportati prodotti di ogni tipo su tutte le strade d’Italia, d’Europa e del mondo; spesso non ci si sofferma a pensarci su troppo, ma il trasporto è uno dei capisaldi del commercio, perché permette di movimentare le merci, di farle arrivare a destinazione e di, appunto, commercializzarle.
Tra i tanti prodotti che ogni giorno circolano su strada, via mare e via aerea, ce ne sono alcuni, però, che risultano essere particolarmente delicati, ossia quella dei prodotti biomedicali, che necessitano di attenzione specifica per la loro conservazione durante le fasi del trasporto, vista la facile deperibilità a cui sono soggetti, considerando quanto sono importanti per la salute dell’uomo e quanto possono essere dannosi se non vengono conservati correttamente.
È interessante anche aggiungere che il settore farmaceutico è uno dei pochi che ha aumentato il suo fatturato in questi ultimi anni, nonostante la crisi economica che ha investito tutto il paese, grazie a una consistente crescita delle esportazioni all’estero, e rappresenta uno dei comparti più attivi del segmento della logistica; per questo abbiamo deciso di dedicare un articolo a come deve essere allestito un furgone per il trasporto dei medicinali, anche se non possiamo fare a meno di sottolineare che questo deve essere effettuato da personale specializzato e, soprattutto, preparato sulle regole fondamentali per poter garantire la non alterazione dei prodotti trasportati.
La normativa per il trasporto di medicinali
È il Decreto del 6 luglio 1999, emanato dal Ministero della Sanità, a regolare i il trasporto di medicinali e non la più conosciuta normativa ATP, acronimo di Accord Transport Perissable, il compendio di norme internazionali che regola il trasporto di materiali e prodotti deteriorabili, applicata con rigore per la movimentazione di merci alimentari, ad esempio.
Va detto che i prodotti farmaceutici finiti devono essere conservati a una temperatura compresa fra i 18 e i 22°, mentre altri farmaci “attivi”, come i vaccini, ad esempio, vogliono una temperatura più bassa, compresa tra i 2 e gli 8°; ciò comporta che i mezzi dedicati debbano essere dotati di un’adeguata coibentazione interna per evitare eventuali shock termici e garantire la conservazione dei prodotti finiti, e di un eventuale gruppo frigo, se utilizzati anche per il trasporto di farmaci particolari.
I furgoni refrigerati per il trasporto di medicinali devono, altresì, avere il vano carico lavabile, impermeabile, e, soprattutto, resistente alle disinfezione, visto che devono trasportare materiale chimico, che, nel caso di qualche dispersione, deve essere completamente rimosso; per garantire ciò è necessario allestire il vano con un leggero rivestimento in vetroresina perfettamente sigillato, prodotto secondo la norma EN ISO 9001 e testato secondo la normativa HACCP.
La non osservanza di tali regole viene punita molto severamente con una sanzione compresa tra 3.098 Euro e 9.296 Euro ed è, quindi, obbligatorio far allestire i proprio furgone con tale cover leggera, disponibile sul mercato anche in kit di montaggio componibile.
Trasporto di medicinali non finiti o sensibili
Leggermente più severa è la modalità di trasporto di medicinali non finiti o sensibili, nonché di quegli ingredienti chimici necessari per poterli produrre.
In questo caso è necessario allestire il vano carico con una serie di cassetti, cestelli, carrelli e, più in generale, strutture atte a separare, contenere e conservare diversi materiali, al fine di evitare il versamento o la dispersione di determinati ingredienti che possono essere velenosi sia per uomo che per l’ambiente.
Esistono, anche in questo caso, varie soluzioni sul mercato, alcune fisse, altre modulari e amovibili, per facilitare la consegna fino a un contenitore del destinatario che possegga le stesse caratteristiche, perché, e questo va sottolineato, è importante garantire il mantenimento di una temperatura costante lungo tutta la filiera del trasporto, e non solo durante il viaggio. Spesso questi contenitori sono dotati anche di un particolare dispositivo di allarme che segnala quando la temperatura non rientra nel range impostato, così come il gruppo frigo, se montato nel vano carico, possiede particolari sensori che hanno la medesima funzione e avvertono il conducente quando qualcosa non procede come dovrebbe.
I furgoni più attrezzati, infine, sono allestiti con specifici sistemi satellitari di geo-localizzazione, in grado anche di raccogliere continuamente, grazie alla connessione con un computer di bordo, i dati relativi alle temperature presenti all’interno del vano di carico e di comunicarli in tempo reale alla centrale, funzione che si rivela particolarmente utile soprattutto quando si trasportano materiali molto pericolosi o di facile deterioramento.